- Solo un minuto

"È urgente"

Per tutte quelle volte che... Quello di oggi, più che un articolo, è uno sfogo.

Mi sembra ieri quando lo "zio Monty" pubblicava un video dove, finalmente, qualcuno diceva in maniera chiara e semplice ciò che alcuni di noi continuavano a ripetersi puntualmente ogni giorno: "Basta, un'altra riunione no".

A me, le riunioni, non piacciono. Non ci posso fare nulla. È una cosa più forte di me. Credo di essere diventato allergico.

Anche Elon Musk, CEO di Tesla, ha dato qualche consiglio per non perdersi tra mille riunioni (e non solo). E se lo dice lui...

Call is the new riunioni.

Poi sono arrivate le call.

"Scusa ti richiamo che sono in call", "scusa ero in muto", "mi senti?", "non mi va il microfono, aspetta che riavvio".

Una call dietro all'altra. Un susseguirsi di incontri, a qualunque ora, per dirsi non si sa bene che cosa e per poi non decidere nulla.

Dove voglio arrivare?

Dopo le mille riunioni, le diecimila call lunghissime, spesso evitabili, oggi aggiungiamo un altra allergia.

Sto parlando delle frasi:

Sia chiaro, non sto dicendo che non possano esistere le urgenze, ma neanche che tutte lo siano. Sembra che si faccia davvero fatica a dare delle priorità, reali, ai vari compiti da svolgere.

Tutto ha priorità massima e deve essere fatto per domani.

La maggior parte delle volte che queste frasi vengono utilizzate è perchè non c'è programmazione, non si ha ben presente quanto tempo ci vuole per realizzare alcuni progetti (grafiche, modifiche al sito, ecc) oppure per cercare di recuperare del tempo perso a fare altro.

L'utilizzo di queste frasi crea non solo un effetto negativo su tutto ciò che sta dopo ma genera parecchi problemi soprattutto perchè:

Bisogna davvero cercare di fare attenzione quando si utilizza questa frase poichè si rischia di fare danni.

E tu? Che rapporto hai con le riunioni e con le urgenze?

Qual è la tua idea a riguardo?

Noi, come al solito, ci sentiamo lunedì prossimo.

Michele Tondato | tond.it

Ciao, sono Michele.

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